il cabernet di AtinaDOC - Eccellenze delle Aziende Agricole Ciociarie

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il cabernet di AtinaDOC

Il cabernet, come si può notare dal nome è di origine francese introdotto molto probabilmente dai romani con il nome di coburnica così come descritta da Plinio il Vecchio nell’opera Naturalis Historia
 Naturalis Historia
Le origini nella zona della Val di Comino sono dovute ad un agronomo lungimirante che lo introdusse dalla Francia nell’800, Pasquale Visocchi. 
Agronomo Visocchi
Questo aveva una masseria “Chiusanova” in Sant’Elia Fiumerapido dove impiantò anche i vigneti.
La caratteristica principale è dovuta ad un clima più mite che sicuramente a parità di condizioni agronomiche (concimazione e trattamenti fitosanitari) ne determina un prodotto di maggiore qualità.
Chiusanova S.Elia fiumerapido
Oggi L’Atina Cabernet ha un ampio areale ben definito come dal disciplinare:
Atina Cabernet
  La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata «Atina»  ricade  nella  Provincia  di  Frosinone  e  comprende  i  terreni  vocati  alla  qualità  di  tutto  o  in parte dei territori amministrativi dei comuni: Atina, Gallinaro, Belmonte Castello, Picinisco, Sant’Elia Fiumerapido, Alvito, Villa Latina, San Donato Val di Comino, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Settefrati. Tale zona è così delimitata: partendo dal fiume Melfa in territorio di Picinisco alla località Molino Bartolomucci si passa nella parte basale del costone meridionale del Colle Zappitto includendo tutta la collina dell’Antica fino al  fondovalle  del  rio  Valle  Pecorina,  già  territorio  di  Settefrati. Da  questo  punto  il  limite dell’area tira diritto lungo la cresta collinare di San Martino fino al Colle della Torre, quindi aggira lo stesso colle fino ad intercettare la strada provinciale di accesso a Settefrati nell’area di attraversamento del torrente  Tellini.  Procedendo  oltre,  il  limite  segue  la  strada  provinciale  includendo  tutta  la  regione pedemontana  che si estende a valle della stessa strada, fino  al bivio con la ex strada statale n. 509 alla  località  Molino in  territorio  di  Gallinaro. L’area  di  interesse  in  questo  tratto viene  quindi delimitata da quest’ultima arteria viaria fino alla località  Valanziera  includendo  tutto  il  settore  ad occidente del Ponte di Tolle. Dalla croce di Valanziera il limite si getta a valle della ex 509 ed inizia a seguire la curva di livello di 600 metri , nella regione pedemontana di San Donato Val di Comino, tirando  diritto  verso  il Colle  Arceto  fino  al  fosso  Vagnaro;  qui  il  limite  segue  per  un  tratto l’incisione, quindi piega versa il rio  Malafede  fino  a  raggiungere  la  località  San  Fedele. Dall’area della  Fonte  torna  ad  assumere  una  direzione  grossolanamente  meridiana  fino  al  Colle Castagneto, dove segue per un tratto il corso del rio Mollo includendo tutta l’area in sinistra dell’alveo; poco a monte dell’incisione di Monticchio si riallinea con  il  margine  settentrionale dell’area collinare di Alvito passando a nord delle Case Mazzenga. Da qui l’area comprende tutto il settore pedemontano a valle della strada provinciale di accesso ovest del centro abitato di Alvito fino al Collicillo, dove si entra  in  territorio  di  Vicalvi; quest’ultimo comune è compreso con tutta l’area che si estende a mezzaluna intorno alla rocca su cui sorge il centro storico, comprendendo la Maschiura. Dalla citata località  il  limite  segue  il  confine  territoriale  con  Posta Fibreno fino quasi all’area delle cave  di sabbia, alla base del versante calcareo dolomitico del Castello; una sottile lingua di territorio collega quindi la regione a cavallo del convento di San Francesco e della strada a scorrimento veloce Sora –Cassino,  fino  al  settore  pedemontano  a  nord  della  strada  statale  n.  627  della  Vandra(località Mortale).Dalla località Borgo il limite esclude tutta l’area della piana a sud di Tiravento fino a re intercettare il rio Valle Mozza; quindi inizia a seguire l’alveo e dopo un breve tratto si dirige verso il  rio  Noceto allineandosi  con  esso  fino  al  confine  di  Vicalvi. Dal  confine  comunale  il  limite  si prolunga verso sud –ovest ed attraversa la strada statale 627 della Vandra poco a nord del bivio con la strada provinciale di accesso a Roselli; da qui tira verso la località Pettella dove inizia a seguire il confine  comunale  tra  Casalvieri  e  Vicalvi  fino  al  Colle Frangula,  quindi  piega  seguendo  la  strada che  conduce  al  Colle  Zuercia  ed  a  Purgatorio.
Areale CAbernet di Atina
 A  valle  del  nucleo  abitato  di  Purgatorio  il  limite segue  la  strada  per  Casalvieri,  comprendendo  tutto il  settore  presente  ad  oriente  fino  alla  località Scioca,  quindi  si  dirige  verso  Colle  Resignoli abbracciando il Colle Marragone e tutto l’ambito collinare che si estende fino alle Case di Togna. Da Togna il limite si allinea in direzione parallela correndo  alla  base  de  Il  Monte,  fino  al  centro abitato  di  Casalvieri,  dove  reintercetta  la  strada provinciale per Purgatorio seguendola fino a Pistillo. Da Pistillo il limite assume direzione sud –est tagliando  trasversalmente  la  strada  provinciale  per Roselli  e  piegando  ulteriormente  verso  sud  per un breve tratto fino alla strada provinciale Roccasecca –Isernia, quindi si allinea con quest’ultima fino  ai  versanti  meridionali  del  Colle Bandera  dove  punta  a  sud,  attraversando  il  Melfa  e raggiungendo  Casalattico. Alle  falde  del  centro  abitato  di  Casalattico  inizia  a  seguire  la  strada  di accesso includendo tutto il settore presente nella  valle di essa, fino al cimitero comunale; da qui il limite  corre  lungo  la  curva  di livello  dei  400  metri  fino  all’incisione  che  sfocia  nell’area  di Sant’Andrea, seguendola per poco e quindi  allineandosi  alla  curva  di  livello  dei  450  metri  fino  al confine con Atina segnato dal vallone Grotta dell’Orso. L’area è quindi delimitata dall’andamento dei  versanti  occidentali  del  monte  Cicuto  fino  alla località  Macchia,  ruota  intorno  al  cocuzzolo  de La Serra fino ad intercettare nuovamente il corso del Melfa in corrispondenza di un’ampia ansa; il limite segue l’ansa  stessa,  quindi  si  allinea  con  il versante  nord –orientale  del  Monte  Cicuto,  tira diritto  a  sud –est  parallelamente  alla  strada  di scorrimento  veloce  Sora –Cassino fino all’area di Capo di China, quindi scende di quota a valle della Vaccareccia in territorio di Belmonte Castello. Da qui il limite della zona dirige verso sud –sud –est correndo a valle del versante su cui sorge il centro abitato fino alla località Olivella, taglia verso Santo Ianni ed assume la direzione meridiana fino ad intercettare il corso del fiume Rapido nei pressi di Sant’Elia. Il limite passa quindi a monte del centro storico includendo tutta l’area de  La Creta fino ad incontrare  la  via  di  accesso  sud all’abitato, si estende a valle di essa includendo l’area di San Sebastiano, quindi  si  allinea  con  la curva di livello dei 70 metri comprendendo tutto il territorio a monte di questa. A sud della masseria Chiusanuova  il  limite  piega  verso  oriente,  dirigendosi  verso  la  fontana Pisciarello,  dove  inizia  a seguire il confine con il territorio di Cassino fino all’area de La Gagliarda; quindi torna su se stesso includendo il settore intorno a Portella e quello a sud della Serra dell’Obaco. Da qui il limite corre lungo la via di  collegamento  tra  Sant’Elia  e  Vallerotonda,  scendendo  a  valle fino  alla  Creta; prosegue verso nord fino all’area della Croce, si allinea lungo l’incisione che discende da Valleluce e la segue fino al Molino di Campo Primo. In corrispondenza di tale località si allinea con il costone sud –orientale di Monte Cifalco quindi piega nuovamente verso meridione includendo l’area de Il Lago, Vallecorta  e  Le  Vigne. Verso valle segue l’andamento del settore pedemontano del Colle Palumbo, dirige a nord –ovest verso Casalucense dove comprende una lingua di territorio a monte della suddetta località; da qui aggira i costoni di Monte Cierro, rientra in parte verso le Case Loreto abbracciando  tutta  la  regione a  valle  delle  Cisternuole. Si spinge fino all’area della Fossa della Chiesa includendo tutto il settore pedemontano sud –occidentale del Monte Morrone fino all’area a valle di San Venditto, rientra verso Cancello e si allinea con la vecchia strada provinciale di accesso al centro storico di Atina. Da Atina superiore aggira il centro storico, l’area de Il Colle, prende tutta la  regione  pedemontana della  Veduta  e  di  Piè  delle  Piagge,  allineandosi  con  la  parte  basale  del versante anche in territorio di Villa Latina fino all’area dei Pacitti. Da quest’ultima località il limite passa a valle dei Colozzi e del Colle Pagliaia, poco a monte del cimitero comunale di Villa Latina dove include tutta l’area di Fusco, del Colle Santo ed una stretta lingua  di  terreno  fino  alle  Case Caposecco. Il  limite  si  dirige  quindi  a  nord  passando  per  il  Colle  Cavicchio  fino  alla  località Fontana  dei  Bagni dove  segue  il  tracciato  della  strada  statale  n.  627  della  Vandra. All’altezza di Vallegrande il limite si spinge oltre la citata strada, includendo la località Pelino; quindi riattraversa la via  della  Vandra,  taglia  il  corso  del  torrente  Mollarino  ed  entra in  territorio  di Picinisco allineandosi alla strada comunale che conduce a Colleruta. Dalla suddetta località piega verso nord –nord –est passando alla base del Monte Cuculo, a valle delle case di Caccia tirando diritto verso il cimitero  comunale  di  Picinisco,  quindi  si  getta  nel vallone  che  si  apre  a  nord  fino  a  chiudersi  al Molino Bartolomucci
Areale del DOC Atina Cabernet
Contatti Di Palma Fabio Tel 347 4599300
 
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